L’ entrata in vigore del Nuovo Codice di Crisi d’Impresa, prevista inizialmente nel 2020, è slittata a settembre 2021 (Art. 5 Decreto Liquidità) in quanto, in una situazione come quella attuale, il ricorso al sistema di codici di allerta previsto dalla riforma non avrebbe permesso una reale identificazione della situazione di crisi.

Infatti, uno tra gli scopi principali della riforma è proprio quello di intervenire tempestivamente in situazioni di effettiva difficoltà evitando uno stato di crisi irreversibile per l’impresa.

Il Codice modificato ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali con una doppia finalità: consentire una precoce diagnosi dello stato di difficoltà delle imprese inserendo nuovi parametri di autoanalisi, i cosiddetti indici di allerta, che possano salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa e permettere di capire la propria situazione valutando prospetticamente i bilanci aziendali.